
Le relazioni sociali e le gerarchie del cavallo: Il Branco
Il Branco: le relazioni al suo interno
Ogni cavallo ha nel gruppo uno stato sociale che permette di mantenere la stabilità del gruppo stesso, ciò è indipendente da dove esso viva, in branco o in allevamento, poiché c’è sempre un individuo in grado di manifestare la propria leadership sugli altri. La presenza di una gerarchia ben stabilita permette di ridurre al minimo i danni provocati dagli scontri con altri individui. La posizione all’interno del branco viene conquistata usando atteggiamenti aggressivi, seguiti poi da altri di pacificazione e nel momento in cui un cavallo viene sottomesso ha l’abitudine di abbassare la testa distogliendo lo sguardo dall’aggressore; una volta stabilita la gerarchia essa non viene più modificata.
Differenza fra leadership e dominanza nel branco
Nonostante possano sembrare due termini simili, all’interno della gerarchia hanno significati diversi. Si parla di leadership, infatti, quando un individuo è in grado di prendere decisioni per gli altri componenti del gruppo, molto spesso fondamentali per la loro sopravvivenza, soprattutto se ci si riferisce ad ambienti naturali dove la scarsità di cibo ed acqua possono diventare un pericolo per tutti. La leadership può essere presa da chiunque nel branco a prescindere se esso è dominante o meno. In alcuni casi, però, le decisioni devono essere prese tutti insieme e ciò avviene, ad esempio, quando si decide di spostarsi in una zona differente. La dominanza, invece, è la posizione di privilegio di un individuo (di solito lo stallone) nel gruppo che lo porta ad avere accesso a cibo, protezione ed acqua prima degli altri, così come avviene per la scelta del partner. L’individuo dominante di solito si riconosce per i suoi atteggiamenti aggressivi che si manifestano con calci, morsi e spinte nei confronti di quelli più deboli.
Fattori che determinano la gerarchia nel branco
Come accennato, quando un cavallo raggiunge un certo grado nella gerarchia tende ad avere degli atteggiamenti atti a mantenere questo status, come calciare o mordere senza tuttavia arrivare allo scontro vero e proprio. Dopo aver stabilito la giusta gerarchia in genere il branco raggiunge un grado di equilibrio all’interno del quale inizia un rapporto di collaborazione pacifica. Sono stati eseguiti numerosi studi per stabilire i fattori che entrano in gioco nel decidere lo status sociale nel gruppo; l’età e le dimensioni sembrano avere un ruolo molto importante anche se potrebbero non essere le sole. Ogni individuo, inoltre, è in grado di modificare il proprio rango stabilendo delle alleanze, come è stato osservato nel puledri che godono del rango della madre, approfittando dello status che deriva da questa situazione anche rispetto ad individui più anziani. All’interno del branco, inoltre, la gerarchia una volta determinata viene mantenuta così da non essere modificata dall’introduzione di un nuovo individuo che andrebbe a rompere dei delicati equilibri.
Rapporto con il territorio del branco
Questo è ciò che avviene normalmente nel branco che vive allo stato brado, ma nei maneggi la situazione è piuttosto diversa poiché l’intervento dell’uomo tende a modificare il comportamento degli animali. Ciononostante gli allevatori devono sempre far attenzione nell’introdurre nuovi animali nel gruppo poiché anche nei pascoli valgono le regole del branco e spesso, il nuovo cavallo può essere considerato un intruso ed una minaccia per il procacciamento del cibo, venendo così cacciato. Ogni gruppo, infatti, mantiene uno stretto legame con il territorio di riferimento, naturale o di allevamento che sia, poiché lo considera di proprietà ed è lì che può avere a disposizione cibo, acqua e riparo. Spesso uno stesso territorio può essere condiviso con femmine di altri branchi ma non con i maschi verso i quali vengono sempre mostrati atteggiamenti ostili e di difesa dello spazio vitale. Qualora vari branchi fossero costretti a condividere risorse, vengono stabilite altre gerarchie esterne, al di fuori del branco di appartenenza. Gli stalloni possono mostrare atteggiamenti di offesa ma raramente si può arrivare ad una lotta vera e propria. Spesso durante l’incontro fra gruppi diversi, lo stallone ha l’abitudine di marcare il territorio per non far sentire l’odore delle femmine ai maschi di un branco diverso.